La riforma della giustizia annunciata da Silvio Berlusconi non può certo essere definita una legge ad personam. Innanzi tutto per i tempi: presupponendo una modifica costituzionale, essa non potrà che entrare in vigore da qui alla fine della legislatura. Poi per i contenuti.
Vediamo.
Vediamo.
- La separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici era nel programma elettorale, ed è tipica di ogni democrazia evoluta.
- La parità tra accusa e difesa e la terzietà dei giudici è anch'essa un cardine delle democrazie.
- La creazione di due diversi organismi disciplinari per i pm e per la magistratura giudicante è una conseguenza ovvia di tutto ciò.
- L'individuazione di anno in anno delle priorità per la guerra alla criminalità, e la trasmissione di queste alle procure, è un altro elemento tipico delle grandi democrazie liberali. Non intacca affatto l'indipendenza della giustizia che giudica, che resta separata dall'esecutivo, ma si limita a indicare queste linee guida agli organi inquirenti, in base alla rilevanza e all'allarme sociale come è dovere di ogni esecutivo che risponde al popolo. Come del resto avviene da tempo per l'ordine pubblico, per la clandestinità, per l'evasione fiscale, per la criminalità economica, per altre questioni di pubblico allarme.
- Infine la responsabilità civile dei magistrati che sbagliano è da tempo presente nel nostro ordinamento. E' una conquista liberale ottenuta dopo il processo Tortora e votata dal popolo italiano attraverso un referendum: solo che non è mai stata applicata dall'attuale Csm, che ha avocato a sé poteri e sanzioni che invece apparterrebbero alla legge ordinaria. E ovviamente non ha mai punito nessuno in base ad una logica di casta e di scambio di favori.
Stesso discorso per Fini. La realtà è che l'opposizione italiana continua a consegnarsi mani e piedi al partito dei pm. E, incapace di una qualsiasi azione e proposta politica, si rifugia nella tutela delle procure, illudendosi come nel 1994 ed in tutti questi anni, che provvedano loro a consegnargli il Paese. Che poi, ovviamente, la sinistra dovrebbe governare per conto terzi.
http://www.ilquadernoazzurro.info/
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