Silvio Berlusconi ha parlato agli Stati generali per Roma:
"Se non facciamo le riforme istituzionali non c’e’ nessuna speranza.
La politica deve smetterla di parlare di riforme, programmi e progetti senza mai realizzarli, per occuparsi piu’ di cose concrete... .
Rimproverano al governo di non aver fatto riforme...
Ma, vi spiego perche’: il nostro governo, come quelli precedenti, e’ dentro un assetto costituzionale che giustamente i padri costituenti, per evitare il pericolo di un nuovo regime dittatoriale, spartisce il poter tra Presidente della Repubblica, Parlamento e Corte Costituzionale, mentre al governo resta ben poco potere.
Vi assicuro che quando ci impegnamo facciamo delle leggi che devono ottenere la firma del Presidente della Repubblica, che poi vanno in Parlamento. Sui decreti legge non ne parliamo devono avere il consenso totale e quindi non sono nella disponibilita’ del governo. Serve sempre l’accordo e la firma del Capo dello Sato, poi vanno in Parlamento ed i tempi sono sempre molto lunghi, entrano nelle varie commissioni e naturalmente cambiano. Poi tornano nell’altra Camera e naturalmente cambiano. Poi, tornano indietro e siccome nessuno vuole fare il semplice notaio di decisioni altrui, cambiano nuovamente...".
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